Spiderboy, il cortometraggio prodotto da L’Albero e la Rua
Al centro della storia ci sono Mattia, il figlio segreto di Spiderman e Amira, una bambina di origine eritrea. Hanno 9 anni, sono amici e insieme fronteggeranno i bulli della classe affermando un principio: la diversità è forza e non debolezza. Il cortometraggio è stato girato interamente in Casentino. Protagonisti gli studenti delle scuole primarie del territorio e attori professionisti. La produzione è della cooperativa sociale L’Albero e la Rua. La regia è della casentinese Linda Fratini
Il film è momento ha partecipato, in selezione ufficiale, a oltre 50 festival internazionali tra i quali lo Short Film Corner del Festival di Cannes, il CineChildren di Mantova, il III Cine Jardim – Belo Jardim Film Festival– in Brasile, al Timisoara Refugee Art Film Festival in Romania, all’ Olhares do Mediterrâneo a Lisbona, all’ Ojo de Pescado a Valparaiso in Chile, al Monterrey International Film Festival in Mexico, all’ Auburn International Film Festival for Children and Young Adults a Sydney in Australia. Il film ha ricevuto due riconoscimenti: Best Camera all’Eurasia International Monthly Film Festival di Mosca e miglior film per bambini al Camaiore Film Festival.
“Il film – ricorda Linda Fratini – è stato inserito in iniziative contro il bullismo organizzate da scuole primarie di primo e di secondo grado in Toscana e in Lombardia. Il cortometraggio cerca di esplorare i primi sentimenti di amicizia, di amore e di sconfitta di due bambini di 9 anni, affrontando temi come la guerra, la diversità, il bullismo e l’inclusione. Il finale è un tributo alla diversità, le differenze sono una forza e non una debolezza… perché la diversità è ciò che rende il mondo un posto migliore dove vivere“.
Aggiunge Maria Laura Giannelli, Presidente de L’Albero e la Rua: “per la nostra cooperativa è stata un’esperienza molto importante. Sostenere una giovane artista del nostro territorio, il Casentino, è stato un modo per dare un contributo alla promozione della cultura e della creatività giovanile. Il cinema era un’esperienza che ancora non avevamo mai sperimentato ma che ci ha riempito di interesse e meraviglia. Il successo riscosso dal film è anche un motivo di orgoglio per le socie e i soci della cooperativa”.